Costruita a partire dal 1739 e benedetta solennemente il 14 novembre 1745, la nuova chiesa parrocchiale rispose alla duplice esigenza di un ambiente più grande per accogliere la popolazione in continuo aumento e di una chiesa che costituisse il “cuore” di un paese composto fino ad allora da numerosi nuclei sparsi sul territorio. Progettata da un Caniana (molto probabilmente Giambattista), ha la pianta a croce greca, con cupola centrale ottagonale (poggiante su quattro archi a tutto sesto), quattro pilastri che delimitano i vani per i due altari laterali e i due confessionali, il presbiterio con l’altare maggiore (sopraelevato di tre gradini). La conformazione attuale comprende un’aggiunta successiva (1892) che ha trasformato l’originale pianta a croce greca in croce latina. La facciata, classica, sobria e molto elegante culmina con un timpano triangolare alla cui sommità spicca una statua della Vergine. Altre statue di santi sono poste su alti piedistalli alla base dei contrafforti della cupola: sono S. Martino, patrono della Parrocchia e del paese, S. Margherita, S. Giovanni Battista, S. Ambrogio, S. Celestino Papa, S. Giacomo Apostolo, S. Alessandro e S. Eufrosia. Lo stile della decorazione interna è il cosiddetto “barocchetto lombardo”, che richiama lo stile barocco ma con una sorta di leggerezza e moderazione più consoni alla cultura lombarda. La chiesa è ricca di affreschi e tele, di cui molte provengono dall’antica chiesa parrocchiale. Il campanile, staccato dall’edificio della chiesa, fu costruito entro il 1802 e in anni successivi vennero posizionati l’orologio e il concerto di campane.